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I contenuti di qualità secondo Google. Un algoritmo in aggiornamento continuo

Il primo avvertimento è quello di evitare contenuti duplicati. I testi che inserite nel vostro sito web devono essere originali e non frutto di copia ed incolla. Sembra una frase banale ma provate a fare un giro su tanti e-commerce e noterete come spesso le schede articolo sono pressochè identiche.

Un primo consiglio pratico ed operativo, se hai un e-comemrce e vuoi fare un miglioramento lato visibilità sui motori di ricerca, anche senza essere un esperto di web marketing è questo:

Scrivi le schede articolo con contenuti originali, evita di fare il copia e incolla dai cataloghi dei tuoi fornitori (come faranno gran parte dei tuoi competitori) o peggio di lasciare intatte le descrizioni così come arrivano dal tuo gestionale 😉

Il tema dell’originalità è però solo un aspetto più vasto di quel tema rappresentato dai contenuti di qualità, un punto essenziale per il lavoro del consulente SEO.

Qualità del contenuto è infatti anche un concetto SOGGETTIVO, che può avere a che fare con il “gusto” e con l’abilità del redattore.

Chiariamo quindi che, quando sentite parlare i SEO di “qualità del contenuto” si riferiscono a contenuti che rispondono ad una precisa esigenza dell’utente. Un sito internet, di qualsiasi natura esso sia, deve sempre essere pensato per l’utente.

Un contenuto di qualità è un contenuto che soddisfa un bisogno del visitatore, che sia un bisogno informativo, di chiarimento su un argomento oppure di approfondimento pre-acquisto di un prodotto o servizio.

Google da molti anni, lavora ad algoritmi in grado di valutare la qualità del testo, per evitare di infarcire i risultati delle ricerche con contenuti SPAM, non sempre ci riesce (in alcune nicchie di ricerche proprio non ce la fa, ma questa è una mia opinione, e magari ne parleremo in un prossimo post)

Volendo riassumere, quello che tanti SEO dicono (a partire da Davide Pozzi: TagliaBlog) le pagine di bassa qualità secondo Google sono quelle che:

“mancano di uno scopo, non hanno uno scopo ben chiaro, o addirittura esistono per ingannare o fare del male. Possono contenere contenuti copiati, presi da altri siti o generati automaticamente, o falliscono nello scopo di fornire all’utente le informazioni che sta cercando”. Da: http://bit.ly/2cKfaqV

Di nuovo l’utente al centro del progetto, infatti, secondo me, la SEO è intimamente legata all’usabilità delle interfacce web!

Come capisce questo Google? I segnali sono tantissimi, ne mettiamo alcuni, così che puoi controllare il tuo sito web e renderti conto se qualcuno di questi segnali negativi è presente nei tuoi contenuti:

E i contenuti di buona qualità? Alcune rapide indicazioni:

Queste sono solo regole generali, è chiaro che influisce anche, a livello SEO, anche l’autorità del dominio in cui un contenuto viene inserito.

Il consiglio è quello di DEDICARE TEMPO alla scrittura dei contenuti, curarli e scriverli sempre mettendo al centro il lettore!

 

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